Uccisione caccia Balene Le Isole Faroe dove la caccia alle balene è tradizione .

C’è un luogo sperduto nel mondo dove da secoli , per tradizione si svolge , ancora adesso la caccia alle balene e a varie specie di mammiferi marini  come i globicefali e delfini .
Questa tradizione si svolge dalla notte dei tempi , le prime notizie risalgono al 1500 circa e dal 1709 si tiene ufficiale conteggio degli esemplari uccisi .

La popolazione di queste sperdute isole dell’Atlantico del Nord ha cacciato balene sempre per sfamarsi,  olio per illuminazione e  per produrre  cordami ,  quindi  per sopravvivere in queste inospitali isole , fredde e ventose , dove coltivare è difficile e  la pesca è l’unico alimento possibile .

I dati ufficiali sono incredibili perchè se nei tempi remoti si usavano sistemi di caccia  semplici  e primitivi  adesso con le nuove tecniche degli ultimi decenni la mattanza è diventata impressionante  , tanto che persino il governo Danese ( le isole sono territorio della Danimarca )  è intervenuto in difesa dei mammiferi  , ma senza risultati apprezzabili mettendosi alla gogna della comunità internazionale.

I dati dicono che solo dal 2000 al 2015 sono 9348 le balene uccise dagli abitanti di queste piccole isole e pensate che in tre secoli ( dal 1709 al 2000 ) ufficialmente superiamo le duecentomila .

I Faroesi dicono che questa usanza fa parte della loro cultura autoctona  e sopratutto è alla base della loro alimentazione  e quindi non accettano imposizioni di limitazione della caccia e l’unica concessione fatta a chi critica fortemente queste stragi è l’impegno a uccidere gli animali  in modo meno cruento , cioè farli soffrire il meno possibile  .

Lo sdegno è planetario : Greepeace è in prima fila e Sea Shepherd inteviene spesso denunciando le stragi :  solo nell’estate 2017 uccise 436 balene.
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Ma  qualcosa potrebbe cambiare  in futuro  perchè è in uscita uno splendido  film  in Inghilterra : “The Islands and the Whales ” che arriva a conclusioni   a dir poco da incubo per i faroesi  : la carne delle balene è piena di mercurio.

Ricercatori dicono con dati certi che questa carne non è più commestibile ,: il mercurio è una sostanza altamente pericolosa se ingerita anche in modiche quantità , perchè  crea  una diminuzione delle proprie capacità cognitive, una riduzione del quoziente d’intelligenza e quindi danni  neurocelebrali .

Il film documenta che il sangue dei faroesi  presenta quantità di mercurio elevatissime . Per la popolazione il rischio stà diventanto serio . Questo popolo fiero dei propri costumi tanto fa fare giorni di festa quando avvengono le uccisioni è davanti ad un bivio : salvare se stessi e le balene o avere un futuro molto incerto specie per i propri figli.

“The Islands and the Whales” è il film d’esordio di Mike Day, un regista scozzese  dalle capacità espressive notevoli. Un film che farà discutere molto facendo conoscere a tutti questo popolo nordico e le sue usanze e le conseguenze  nefaste che invece il mondo industrializzato stà  liberando sugli oceani del pianeta. Un film da vedere , che sarà pluripremiato  senza escludere l’Oscar .