Uno dei terribili effetti collaterali del Coronavirus è sicuramente purtroppo l’abbandono di guanti e mascherine ovunque che oltre a non essere biodegradabili e ad inquinare l’ambiente, portano anche un potenziale rischio sanitario.
Se pensiamo che nel mondo ne sono state usate e si usano quantità enormi di svariati miliardi di pezzi si può facilmente capire che il loro smaltimento non è proprio uno scherzo. In Italia se ne smaltiscono più di un milione al giorno in questo periodo .
Come indicazioni del Ministero della Salute, mascherine e guanti vanno gettati nell’indifferenziata ma con l’eccezione dei guanti in vinile che ovviamente vanno smaltiti con la plastica . Tutti comunque devono essere gettati dopo averli sigillati in un ulteriore sacchetto protettivo .
Fortunatamente la percentuale smaltita in modo corretto è relativamente alta , ma come ormai le cronache ci raccontano , percentuali basse ma comunque notevoli , vengono gettate in terra ovunque . Disperse nell’ambiente da chi ovviamente non ha interesse o abbastanza intelligenza da preoccuparsene .
Insomma milioni di guanti e mascherine sono gettate e disperse ovunque in tutto il mondo .
Ma in piena stagione estiva il problema potrebbe aggravarsi , quando moltissimi frequenteranno le spiagge e zone turistiche di pregio .
Il mare è già al limite di sopportazione sul problema delle microplastiche . Esistono isole di plastica ormai in ogni oceano del pianeta e non parliamo dei fondali marini dove la plastica per le correnti si deposita in quantità enormi. Quindi il problema già grave si potrebbe aggravarsi ulteriormente , mettendo in maggior pericolo moltissime specie animali e l’ecosistema .
Dai marciapiedi delle nostre città prima o poi l’acqua arriva al mare , nei fiumi e laghi trascinando tutti i rifiuti che incontra . Ricordiamoci che la microplastica entra nella catena alimentare , non scompare nel nulla e prima o poi ci ritorna nel piatto mangiando pesce .
Ci sono in tutta Europa , sanzioni parecchio alte per chi abbandona questi rifiuti in strada ma fa rispettare questo semplice principio non è facile . Serve responsabilità di tutti noi e tanto controllo sul territorio , non sempre possibile . Ordinanze di molti comuni e regioni italiane prevedono sanzioni da 300 euro fino a 3.000 euro per chi abbandona per terra la propria mascherina dopo averla utilizzata, in quanto, oltre ad essere un rifiuto, può essere potenzialmente infetta. Per la prossima stagione estiva il problema si sposterà sulle zone turistiche , con grave rischio per l’ambiente marino.
Il Covid ha creato enormi problemi in molti ambiti come sappiamo , difficili da superare in breve. Quindi almeno cerchiamo di non soffocare sotto montagne di rifiuti e proteggere quel poco di ambiente che ci fa ancora intravedere un futuro migliore.