
Incredibile : il lockdown dovuto al Corovavirus che ha letteralmente devastato le nostre vite, ha avuto come effetto collaterale il miglioramento delle condizioni generali degli habitat naturali : la natura e gli animali si sono ripresi i loro e nostri spazi .
Un notevole miglioramento in campo ambientale, che si è potuto apprezzare, ad esempio, dal ripopolamento di molte aree da parte di alcune specie di animali.
L’assenza di scarichi industriali , sia in acqua che in aria e e la scomparsa di persone nei porti e nelle spiagge, di solito affollate da bagnanti e diportisti già in questo periodo dell’anno ha migliorato visibilmente l’ecosistema marino.
Per questo motivo Il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa ha promosso un monitoraggio scientifico con raccolta di dati coinvolgendo i sub della Guardia Costiera in collaborazione con le Arpa regionali ed e con l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
Fondamentale quindi “fotografare” lo stato di salute del mare, per acquisire informazioni e dati scientifici nei tratti di mare di particolare pregio, come le Aree Marine Protette e le aree ad esse limitrofe, durante il periodo di lockdown e nella fase immediatamente successiva.
Il Liguria è previsto un monitoraggio su 24 aree diverse lungo la costa fino alla fine di maggio , sempre in collaborazione con L’Arpa .
Siamo in attesa dei risultati che oltre che testare la salute del nostro mare potranno raccontare con dati alla mano quanto la presenza umana incide sull’equilibrio marino, quali sono i tempi di recupero su situazioni molto compromesse , e capire come intervenire per non ritornare alla situazione passata .
Ovviamente la logica ci dice che equilibrio naturale e presenza umana con le sue diverse attività potrebbero essere compatibili tra loro se i sistemi economici e produttivi fossero rispettosi dell’ambiente . Ma come sappiamo così non è e non era necessario un maledetto virus per sentire il grido di un pianeta che potrebbe sopravvivere meglio senza gli umani .
La vita non sarà la stessa dopo l’era del coronavirus , e dovremmo cercare soluzioni diverse di sviluppo sociale ed economico senza sacrificare come nel passato l’ambiente in nome del progresso. Significherebbe non aver raccolto il grido di allarme del pianeta che questo virus in fondo e purtroppo ci ha inviato.