Ormai tutti conoscono la storia del gruppo di Orche presenti da ben due settimane davanti al porto di Genova Pra . Una presenza che ha dell’incredibile ma anche molto strana e misteriosa per il comportamento mostrato dai cetacei in questi giorni .

Siamo abituati a fare incontri incredibili con varie specie di mammiferi marini durante le nostre escursioni di whalewatching nel Santuario dei Cetacei, in Liguria e mai era capitata un’esperienza del genere incontrando delfini, balene , capodogli, zifii, grampi e globicefali.

orca Genova
Foto di Gabriella Motta

Sono molti i biologi che si alternano quotidianamente per osservare e studiare questi rari e bellissimi cetacei tenendoci informati sugli sviluppi della situazione .

Il loro lavoro è importantissimo e quindi sono da ringraziare per l’impegno e la passione dimostrata . Ricordiamo sopratutto i biologi dell’Acquario di Genova e in particolare la biologa Gabriella Motta che ha scattato stupende foto e fatto importanti rilevamenti sulle orche.

Ricordo anche l’intervento diretto del Ministero dell’Ambiente a dimostrazione della rilevanza nazionale e internazionale che questo incredibile avvistamento ha avuto.

Comunque riassumendo fin dall’inizio questa storia ha mostrato un’evoluzione particolare .

Il primo avvistamento è stato di stupore e sorpresa poichè come tutti sanno le orche non sono presenti nel Mediterraneo e gli avvistamenti sono rarissimi e concentrati nella zona di Gibilterra .

orche porto di genova
Foto di Gabriella Motta

La presenza di un cucciolo nel gruppo è stata forse la sorpresa più grande ma da subito si è capito che non era in salute , la madre continuava a sorreggerlo per farlo respirare e quindi la loro presenza in zona si pensava collegata alla sopravvivenza del piccolo .

Incredibile il senso materno dimostrato dalla madre che per giorni ha cercato di salvare la vita del suo piccolo , commovente e straziante .

Alcuni giorni fa la madre ha lasciato al suo destino del cucciolo ormai morto. Chi conosce questi cetacei ha pensato , come in precedenti situazioni , che il gruppo avrebbe proseguito abbandonando le acque di Genova . Nulla di questo è avvenuto.

Continuano a stazionare in un piccolo braccio di mare sempre davanti al porto di Genova , a pochi metri dal molo .

Le ultime notizie sono preoccupanti perchè le orche sembrano denutrite e non si esclude anche malate e quindi in pericolo di sopravvivenza.

In questi giorni ho letto tanti , troppi commenti sui social di chi proponeva divese soluzioni per aiutare questi animali in difficoltà .

Cibarli con pesce , allontanarli con l’aiuto della Capitaneria usando suoni, addirittura catturarli inserendoli in enormi vasce per sfamarli e curarli, ….e altro

La loro unica salvezza è che si allontanino spontaneamente in cerca di cibo e luoghi più salubri.

I biologi e una buona coscienza dicono semplicemente che la natura deve fare il suo corso e non è possibile nè ragionevole interferire , in nessun modo con loro. Ci sarebbero anche difficoltà notevoli del resto ad un intervento umano.

Ma allora cosa stà accadendo a questi meravigliosi mammiferi ?

Per quale mistero non si allontanano spontaneamente e non riprendono il loro viaggio ?

I social si sono lanciati in teorie più o meno possibili ma non provate . Eco radar e onde sonore hanno fatto perdere loro l’orientamento e possibili hairguns li hanno storditi . Inquinamento e plastica li hanno avvelenati e ammalati o reso deboli e quindi colpiti da possibile epidemia di un virus sconosciuto .I cambiamenti climatici stanno rendendo difficile la sopravvivenza a queste specie di mammiferi , ormai disorientati. Addirittura si è pensato che si siano avvicinati alla costa e all’uomo per chiedere , supplicare un aiuto per essere salvati.

Orche a Genova
Foto Gabriella Motta

Sicuramente e con tanto di comunicazione della Guardia Costiera di Genova non è consigliabile , anzi proibito , toccare o avvicinarsi ai poveri resti del cicciolo morto se trovato spiaggiato perchè appunto non si conoscono ancora le cause della morte e il contatto potrebbe rilevarsi alquanto pericoloso per noi umani . Chiamare in questo caso il 1530

Quindi dopo l’emozione di questo incontro per tutti noi lasciamo che la natura faccia il suo corso accettando il risultato , anche se spiacevole. La speranza è che si allontanino spontaneamente in cerca di luoghi più pescosi e salubri che il porto di Genova.

Si arriverà probabilmente al dunque sul mistero della loro presenza ma ho paura che la nostra responsabilità di umani sarà ancora una volta evidente. In pochi anni stiamo disintegrando milioni di anni di evoluzione del pianeta rendendo la vita difficile a tutti gli esseri viventi e infine anche a noi

Forse questo è il vero mistero ,..perchè l’uomo non è più sapiens?